Negli anni le leggi che si sono susseguite hanno modificato la disciplina del risarcimento dei danni psico-fisici in maniera sostanziale.
Il riconoscimento del cosiddetto danno biologico è subordinato al rispetto di alcuni canoni stabiliti dal legislatore.
La sua valutazione tiene in considerazione sia l’invalidità temporanea, ovvero quella che riguarda il periodo tra il sinistro e la guarigione, e quella permanente.

Quando i requisiti saranno soddisfatti sarà cura dello Studio CIS quantificare l’ammontare del risarcimento danni in seguito ad incidente stradale, utilizzando le apposite tabelle nazionali vigenti.

Il terzo trasportato è quell’individuo non conducente che si trova a bordo del veicolo al momento del sinistro.

Indipendentemente dall’andamento della procedura di risarcimento innescata fra gli altri soggetti coinvolti, la legge garantisce il completo ristoro dei danni subìti dal trasportato.
A prescindere dalla percentuale di responsabilità attribuibile al conducente del mezzo sul quale viaggiava, il terzo trasportato avrà comunque diritto a rivolgere le proprie pretese risarcitorie nei confronti della Compagnia assicuratrice del veicolo sul quale egli viaggiava al momento del verificarsi dell’evento.

Il Fondo di Garanzia per le vittime della strada si attiva su richiesta del danneggiato, che lamenti dei danni subiti nell’ambito di un sinistro, che ha coinvolto un mezzo non identificato oppure non assicurato.

• Ipotesi A – veicoli o natanti non identificati, per soli danni alla persona (dal 24 novembre 2007, a seguito del decreto legislativo n.198 del 6 novembre 2007, il risarcimento è dovuto anche per i danni alle cose, con una franchigia di Euro 500,00, in caso di danni gravi alla persona)
• Ipotesi B – veicoli o natanti non assicurati, per danni alla persona nonché per danni alle cose con una franchigia, per quest’ultimi, di Euro 500,00 (dal 24 novembre 2007, a seguito del decreto legislativo n.198 del 6 novembre 2007, i danni alle cose verranno risarciti integralmente).
• Ipotesi C – veicoli o natanti assicurati con Imprese poste in liquidazione coatta amministrativa.
• Ipotesi D – veicoli posti in circolazione contro la volontà del proprietario, sia per i danni alla persona che per i danni alle cose.

Nell’ambito del diritto delle assicurazioni italiano il risarcimento diretto (talvolta indicato con la sigla CARD, Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto) è la procedura di rimborso assicurativo che dal 1º febbraio 2007 in caso d’incidente stradale consente ai danneggiati non responsabili (o parzialmente non responsabili) di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore.
Affinché si attivi tale procedura è necessario che:

• I veicoli coinvolti non siano più di due.
• Il sinistro sia avvenuto su territorio italiano.
• entrambi i mezzi siano assicurati con una compagna aderente alla CARD

Per ogni caso di pedone investito, indipendentemente dalla gravità dell’incidente, incombe sul conducente del veicolo una presunzione di responsabilità: il risarcimento danni da sinistro stradale sarà dovuto, a meno che il conducente stesso non riesca a provare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.

A seguito della morte di una persona verificatasi in conseguenza di un incidente stradale causato dalla condotta illecita altrui, tutti i soggetti che al momento del decesso si trovavano in una relazione affettiva con la vittima hanno diritto, ove ne provino l’esistenza, al risarcimento del danno alla propria integrità psico-fisica, patita a causa dell’evento luttuoso che li ha colpiti.
Tale tipologia di danno viene comunemente detto “danno da perdita parentale” o “danno parentale”.